A RUOTA LIBERA

Gioca, scava, salta, corre, fa le capriole: con il criceto c’è da divertirsi. Basta saperlo prendere e non sbagliare cibo, gabbia, educazione

Nel linguaggio comune, con criceto s’intende il Mesocricetus auratus, quello colore cipria, anche se dal punto di vista scientifico ne esistono altre cinque specie. Di solito il piccolo roditore viene scelto come animale da compagnia perché costa poco e, si pensa, comporta poco impegno. Non è così: il criceto ha le sue esigenze, fisiche e psicologiche. Vediamo allora di conoscerlo meglio, condizione indispensabile per poi avere in casa un vero giocherellone. In primo luogo, il piccolo roditore è animale prevalentemente notturno. Di giorno dorme e dev’essere lasciato in pace. Di notte si dà da fare, scava, corre sulla ruota, mette in ordine, si pulisce: insomma, in casa si fa sentire. I criceti non sono erbivori, ma onnivori. Dunque devono mangiare verdure, poca frutta, pochi croccantini specifici. 1-2 volte la settimana, pochi grammi di proteine animali: uovo sodo o yogurt magro non zuccherato o carne magra cotta e scondita (vedi box).

MEGLIO SOLI
Altra caratteristica: è un solitario. La vita a due o, peggio in gruppo, è sconsigliata. Soprattutto per evitare lotte, e la nascita di decine di cuccioli. Il criceto non è un pet adatto ai bambini molto piccoli, che possono farlo cadere o afferrarlo in maniera sbagliata. In questi casi, giustamente, l’animaletto si difende a morsi. Anche per lui è molto importante l’educazione, il rapporto con il padrone: sin da piccolo bisogna parlargli, chiamarlo con il suo nome quando gli si dà da mangiare, toccarlo in modo gentile, senza insistere se si ritrae. In questo modo gli si può insegnare a rispondere al richiamo e può essere lasciato libero (in una stanza dove non ci siano fili elettrici né altri pericoli). L’aspettativa di vita di questo animale è di due, massimo tre anni.

SPAZIO A VOLONTÀ
La gabbia va collocata in un angolo tranquillo, non di passaggio, non vicino al televisore, non in bagno o in cucina, lontana da correnti d’aria e dal sole diretto. Dev’essere grande, di almeno due piani, con spazi differenziati: la sala giochi, la casetta per dormire e rifugiarsi, il posto dove mangiare, il beverino per l’acqua, l’angolo per i bisogni. I materiali migliori sono acciaio, plastica dura o plexiglas. Il pavimento dev’essere solido (le grate possono causare problemi a zampette tanto minute), con abbondante
lettiera di materiale non tossico e che non generi polvere.

LA CASA DEI GIOCHI
Indispensabile la ruota, di plastica piena con gradini in leggero rilievo. Non va bene quella con i raggi, purtroppo molto diffusa, in cui le zampette si possono incastrare e ferire. In vendita si trovano gabbie con elaborati sistemi di tubi: sono ottime quanto ad arricchimento ambientale, ma complicate da tenere pulite. Nella gabbia si possono anche mettere come giochi piccoli tubi e scatole in cartone con varie aperture, da sostituire quando sono deteriorati. E specifici oggetti di legno da rosicchiare. Intorno alla gabbia si può costruire un recinto, una sorta di giardino in cui fare uscire il criceto. Ultima raccomandazione: non usare mai farmaci e antiparassitari che non siano stati prescritti da un veterinario esperto di questa specie.

SÌ/NO


• LA LETTIERA
Tutoli di mais, fieno, lettiere vegetali, carta da cucina, carta igienica, fazzoletti di carta (non colorati e non profumati).
• LA CIOTOLINA
Carote, insalate fresche, muesli biologico senza zucchero e senza latte in polvere. Due volte alla settimana: mela, pera, mirtillo, legnetti da rosicchiare.

NO
• LA LETTIERA
Sabbia, polistirolo, carta di giornale, sabbia per gatti, ovatta, cotone e simili.
• LA CIOTOLINA
Semi, soprattutto quelli di girasole, dolci e caramelle.
Cibi unti, fritti, salati. Patate, pomodori, cavoli, melanzane.