Il viaggio studio all’estero

Europa e Stati Uniti, ma anche Cina e India. Un soggiorno fuori dall’Italia è un’esperienza sempre più importante per i ragazzi. Per imparare le lingue e confrontarsi con culture diverse

Quanto è importante per i ragazzi fare un soggiorno di studio all’estero? In un mondo globalizzato, entrare in contatto con altre culture non è solo un’opportunità, è una necessità. Molte le associazioni che si occupano degli scambi interculturali tra i giovani: la più nota è Intercultura
(www.intercultura.it), onlus che opera dal 1995.
Le richieste sono in netto aumento: l’interesse verso
gli altri Paesi è molto sentito dai giovanissimi, il che mostra un’adolescenza che si vuole mettere in gioco, attenta e proiettata al futuro. Un periodo di studio all’estero è considerato dalla maggior parte
dei liceali italiani come una grande opportunità
e un fondamentale momento di crescita personale.

Cambio di rotta
I ragazzi possono scegliere tra varie opzioni: soggiorni di un anno intero (devono essere concordati con la scuola frequentata in Italia, ma sono riconosciuti), della durata di un semestre o solo per un’estate,
ospiti delle famiglie di volontari dell’associazione.
Esistono inoltre scambi di classe per due settimane con Paesi sia europei, sia di altri continenti. Le mete preferite oggi sono cambiate. Il 23% dei ragazzi sceglie ancora il Canada o gli Usa, e il 40% l’Europa, ma c’è un 16% che opta per i paesi dell’America Centrale o del Sudamerica, un 11% per l’Asia, e un 8% per Australia e Nuova Zelanda. L’apprendimento della lingua straniera è uno strumento per conoscere altri stili di vita, altri modelli di cultura. E i ragazzi ritornano entusiasti, per avere conosciuto nuovi amici e studiato materie insegnate in modo differente.

Borse di studio
Per potere partecipare ai programmi d’Intercultura, i ragazzi devono avere la media del 7 negli ultimi due anni. Non bisogna quindi essere secchioni,
è indispensabile avere un buon profitto scolastico e soprattutto interessi, curiosità, voglia di mettersi in gioco. Inoltre, studiare all’estero aumenta i crediti scolastici e l’esperienza incide positivamente sul voto di maturità. E per le famiglie? Da un punto di vista economico non è uno scherzo mandare i figli all’estero. Intercultura mette a disposizione ogni anno oltre mille borse di studio, a cui si accede per concorso, alcune delle quali prevedono la copertura totale delle spese per famiglie con reddito inferiore ai 20mila euro annui e altre borse parziali, sempre in proporzione al reddito.

4 buone idee per partire

• Teach on the beach
L’inglese più vicino all’Italia si parla a Malta. Sull’arcipelago ci sono oltre 40 scuole di lingua, coordinate da una Federazione (www.feltom.com), che offrono corsi per tutte le età, a partire dagli 8 anni, e per tutte le tasche. Le scuole non sono pensate per l’apprendimento solo in classe, ma anche per scoprire l’arcipelago praticando la lingua viva e fare allo stesso tempo vacanza.
• Camp California, a Pakostane in Croazia,
è il più grande campus internazionale sull’Adriatico. Affacciato direttamente sulla spiaggia con campi giochi e sportivi, parco acquatico, canoe e disco club. Una destinazione che ha già ospitato 200mila studenti, che possono unire l’apprendimento dell’inglese con insegnanti madrelingua a una vacanza en plein air. Da giugno ad agosto.
www.campcalifornia.com
• Tutti insieme appassionatamente
Sono soggiorni pensati per la famiglia, con lezioni e attività per bambini e corsi di perfezionamento o avviamento per i genitori e i fratelli maggiorenni. Family program è un’occasione per nuclei familiari di partecipare a un soggiorno linguistico: stessa destinazione e stesso periodo, ma corsi diversi a seconda delle esigenze. www.euroeduca.it
• Riserve naturali
Essere coinvolti nella protezione degli animali in Africa, in Canada o in Australia è l’obiettivo che si può raggiungere partecipando a un programma di salvaguardia degli animali selvatici. In questi soggiorni, che si svolgono nelle riserve naturali assieme ai volontari, si possono scoprire i metodi utilizzati per la protezione della fauna e mettere in pratica le proprie conoscenze linguistiche. www.wep.it
• A casa del tutor
I madrelingua chiamano così il sistema per imparare l’inglese vivendo a casa dell’insegnante.
Lo studente può condividere con il tutor e la sua famiglia alcuni momenti della giornata, come il pranzo o la visione di un film alla tv. Un modo originale per fare conversazione anche fuori delle lezioni. www.britishcouncil.org