COSA INFLUENZA IL GUSTO?

Un corretto sviluppo del gusto è fondamentale nei bambini, poiché determinerà le scelte alimentari in età adulta. Le preferenze alimentari nei bambini sono l’esito di diversi fattori che determinano l’accettazione o il rifiuto di un nuovo alimento o la possibilità di assaggiarlo nuovamente.

Gli elementi che influenzano le preferenze alimentari nei bambini dipendono da fattori culturali, da influenze genetiche, dall’esposizione ripetuta a quell’alimento, da influenze genitoriali, da preferenze o avversioni alimentari consolidate in seguito al consumo di determinati alimenti.

L’apprendimento del gusto inizia nel grembo materno, dove si creano le basi per lo sviluppo delle preferenze alimentari. I neonati presentano delle preferenze innate per il gusto dolce, mentre rispondono sfavorevolmente al gusto amaro/acido. Tuttavia, oltre a queste preferenze biologicamente innate, la maggior parte delle preferenze sensoriali si apprendono sia nel periodo prenatale che durante la fase di allattamento. Il latte materno, infatti, è veicolo di sostanze che impartiscono gusti ed aromi al latte, i quali sono tanto più variabili quanto lo è la dieta della madre.

Proseguendo con la crescita, anche lo svezzamento rappresenta una tappa fondamentale per lo sviluppo del gusto del bambino. In questa fase delicata è fondamentale, che ed educatori, propongano pietanze con un’ampia varietà di colori e sapori.

Durante la crescita è importante approcciarsi ad una alimentazione sana in modo equilibrato, evitando che alcuni alimenti vengano utilizzati come strategia di gratificazione e/o punizione per il bambino. Spesso infatti capita di ricompensare i bambini con dolciumi per un comportamento corretto o addirittura di ricompensarli per aver acconsentito a consumare un pasto sano (come capita con la verdura che spesso non è apprezzata dai più piccoli…). Queste strategie possono influenzare negativamente il rapporto con il cibo, dando adito ad un rifiuto per gli alimenti che non si apprezzano o, viceversa, stimolando l’attrazione per quelli per cui si dovrebbe limitarne il consumo.

Per migliorare la qualità della dieta del bambino e influenzare positivamente la scelta della varietà alimentare, è importante che la famiglia crei dei modelli alimentari “sani” con  alcune semplici strategie che favoriscono un corretto sviluppo del gusto nei bambini. 

 

Eccone alcune:

  1. Condividere almeno un pasto al giorno a tavola insieme
  2. Non utilizzare il cibo come ricompensa o punizione: in loro potrebbe nascere la tendenza a ricercare maggiormente alimenti per loro proibiti e/o a rifiutarne altri;
  3. Proporre piatti colorati e “attraenti”;
  4. Non proporre il piatto preferito tutti i giorni, è importante riproporre anche le pietanze che il bambino non gradisce, senza costringerlo, per indurne la tolleranza;
  5. Non incoraggiare il “fuori pasto”;
  6. Provare a coinvolgere il bambino nella preparazione dei pasti, assaggiando insieme nuove pietanze;
  7. Non sforzare il bambino a mangiare un alimento non gradito per evitare di generare risultati opposti a quelli sperati, ma riproporre quell’alimento in altre occasioni, anche cucinato in maniera differente;
  8. Rendere appetibili alcuni alimenti attenuandone il sapore amaro, magari affiancandoli a sapori più dolci.

 

Bibliografia
Luzi L, Agostoni C, Bier D, Favaro C, Ghiselli A, Gregori D, Moreno Aznar LA. L’alimentazione dei bambini. Manuale sulla nutrizione per i genitori. 2015, Edra.
CREA, 2018. Linee guida per una sana alimentazione.
Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA). Linee guida per una sana alimentazione. Dossier scientifico, 2017.

 

Redatto da:
Rossella Dodi, Biologa nutrizionista

Rossi Filippo, Ricercatore in Nutrizione Umana
Facoltà di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali
Università Cattolica del Sacro Cuore