Alghe sì, ma come?

Ricche di iodio e fibre, si possono usare in cucina in piccole quantità per insalate, zuppe, condimenti o piatti fusion

So che le alghe fanno bene ma non ho idea di come inserirle nella mia alimentazione: vorrei qualche consiglio per utilizzarle in cucina, scegliendo le tipologie più adatte.

Antonella, Bologna

 

 

Cara Antonella,
hai ragione, le alghe dovrebbero essere presenti regolarmente nella dieta, anche perché sono la fonte alimentare in assoluto più ricca di iodio, un minerale che non abbonda in molti cibi. 
Ecco alcuni modi semplici e sicuri per introdurle nella tua cucina: 
Provale per insaporire zuppe e minestre: un piccolo pezzetto di kombu aggiunto durante la cottura dei legumi li rende più digeribili e dà sapore, mentre le alghe nori (quelle che avvolgono il sushi) possono essere sbriciolate sopra vellutate o zuppe.
Usale come alternativa al sale: le alghe essiccate in fiocchi (come le dulse) possono fare da “speziatura” per pasta, riso, uova o patate. In questo modo aumenti il contenuto minerale del piatto senza esagerare con il sale.
Aggiungile in insalate e piatti freddi: le alghe wakame o arame sono ottime in insalate di cetrioli, tofu o legumi. Vanno reidratate con un breve ammollo e poi puoi mischiarle a un condimento leggero con olio, limone e sesamo.
Mi raccomando, fai attenzione: soprattutto con varietà ad alto contenuto di iodio come kombu e wakame, bastano dosi piccole (qualche grammo a settimana), perché non devi correre il rischio opposto, ovvero di esagerare con lo iodio.

 

Dottoressa Simona Meloni, biologa nutrizionista a Reggio Emilia